Dopo che tutti i fantocci si sono ritirati nelle
scatole
e i clowns si sono coricati,
puoi ascoltare la felicità
che barcolla giù in strada.
Orme vestite di rosso
e il vento mormora "Mary".
Una scopa va spazzando tristemente
i frammenti della vita di ieri.
In qualche luogo una regina piange,
in qualche luogo un re non ha regina.
E il vento, il vento piange Mary.
I semafori domani diventeranno blu
e risplenderanno il loro vuoto sul mio letto,
l'isola minuta segue la corrente
perché la vita che vivevano è morta,
e il vento urla "Mary".
Si ricorderà il vento
dei nomi portati in soffio nel passato,
e con il bastone, la vecchia età e la saggezza
sussurra che non sarà l'ultimo.
E il vento piange Mary.