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L’amicizia di Roberto Hazon con Arruga cominciò presto: fu lui il vincitore della prima “Rassegna di giovani compositori” del Centro San Fedele, affidata e organizzata da Arruga, nel 1964, con l’operina “Madame Landru”, “un piccolo giallo umoristico che sfiora il cabaret” diceva l’autore, fortunatissima anche per l’organico agile, con due cantanti e due pianoforti. L’amicizia vicina (Bobi e Ida, sua moglie, abitavano in via Passione), confidenziale, sorprendente di invenzioni, sensibilità, cultura, felicità di donare, continuò per la vita.
L’Archivio Arruga resta a disposizione per quanti avessero a vantare diritti per la riproduzione dei filmati che avviene comunque senza fini di lucro e solo a titolo divulgativo.
"Premio al compositore.
Roberto Hazon, il noto compositore, riceverà in febbraio 1964 dai critici milanesi il “Premio San Fedele”. In questa occasione sarà rappresentata al Circolo San Fedele l’opera dello stesso Hazon, “Madame Landrù”, un atto unico che fu presentato la prima volta l’anno scorso a Palma di Maiorca, dove ottenne un vivo successo. Qui il Maestro Hazon compare con la cantante greca Rena Garazioti, mezzozoprano, che è stata protagonista dell’opera “Agenzia matrimoniale”, una delle più brillanti composizioni del giovane maestro, recentemente rappresentata al Teatro Coccia di Novara."
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L’amicizia di Roberto Hazon con Arruga cominciò presto: fu lui il vincitore della prima “Rassegna di giovani compositori” del Centro San Fedele, affidata e organizzata da Arruga, nel 1964, con l’operina “Madame Landru”, “un piccolo giallo umoristico che sfiora il cabaret” diceva l’autore, fortunatissima anche per l’organico agile, con due cantanti e due pianoforti. L’amicizia vicina (Bobi e Ida, sua moglie, abitavano in via Passione), confidenziale, sorprendente di invenzioni, sensibilità, cultura, felicità di donare, continuò per la vita.
https://youtu.be/Pe9tMbnqt4E
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IL RAPPORTO CON TELE+3
L’attività di Lorenzo Arruga nel palinsesto di musica classica e lirica di Tele+3 (da 1 settembre 1993 a fine 1995, con disponibilità di utilizzare materiali proseguita nel ’96) è forse quella che lo ha reso più popolare. In un rapporto avventuroso ma libero ha saputo sperimentare e inventare un linguaggio televisivo per comunicare la musica a un pubblico ampio, ”non di esperti o melomani ma per chi sceglie semplicemente di mettersi in ascolto. Non una lezione e nemmeno una divulgazione; si tratta di comunicare idee e immagini attorno ai suoni in un naturale rapporto di emozione e di riflessione, sapendo renderne partecipi anche chi non ha gli strumenti tradizionali di conoscenza culturale. Il segno caratteristico che per primo lo spettatore cerca in Tele+3 è il senso di una ricerca d’andare oltre il dato cronistico o documentario delle cose, una tensione di persone che credono nella grande musica e nella pienezza delle cose umane: da qui un grande rispetto per gli artisti ospiti”. (L. Arruga, da un Promemoria alla Direzione in una fase delicata di ripresa dell’attività interrotta di Tele+3, autunno 1995). Il suo incarico era “consulenza specialistica relativa al palinsesto di musica lirica” (in seguito esteso a classica e lirica) per la realizzazione dei programmi e la partecipazione ai programmi televisivi. “Lei fornirà alla nostra Società una serie di servizi giornalistico-televisivi partecipando, in qualità di ospite esperto, a rubriche e programmi televisivi relativi all’opera lirica e alla musica classica in genere che le verranno precisati di volta in volta. (…) I suoi servizi verranno realizzati nell’ambito della Sua più assoluta autonomia operativa sulla base delle indicazioni fornite dalla nostra Società.”
Questo ha permesso ad Arruga di differenziare la programmazione: Venerdì sera opera; martedì sera classica; sabato sera Musica in casa: incontri brevi con musicisti che suonano e conversano ospitati e ripresi nello studio di casa Arruga, e varia con sollecitazioni brevi e stimolanti su linguaggio musicale e spettacolo. Gli ha dato la possibilità di sperimentare, inventare un linguaggio di intervento televisivo personale, disinvolto, colloquiale, agile, che interviene anche col pianoforte su momenti o particolari decisivi, sa stringere sull’essenziale e allargare con associazioni impreviste. Anticipa un modello di naturalezza e competenza fondata, di passione e disponibilità scanzonata che non esisteva allora nelle presentazioni di musica classica o lirica. Accolto in una Società e ReteTele+ distratta, disordinata, seguito con attenzione da Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset, lavora con un piccolo staff appassionato e avventuroso. Direttore di Rete è Piero Crispino. Responsabile del livello culturale dei programmi Giancarlo Cabella in collaborazione articolata affiatatissima. Responsabile Ufficio Produzioni Silvia Magagnin.
Allora l’avventura Tele+3 sembrò ad Arruga una promessa di felicità, la strada per portare nelle case degli spettatori le amate, sacre storie dell’opera anche attraverso l’attualità dei Festival, delle prove e vita dei teatri, la sorpresa del meraviglioso o dell’imprevisto. Entusiasmo e intraprendenza di occasioni e contatti trascinano. L’ appuntamento all’opera avvicinata con naturalezza e buon umore unisce generazioni, nuovi adepti e intellettuali, suscita migliaia di lettere e messaggi in redazione. Artisti e teatri cominciano a offrire gratuitamente, in amicizia, collaborazioni e programmi. La ripresa dal vivo diventa un nuovo obiettivo di Tele+3, valorizzando non solo la grammatica dell’opera ma anche la vita della rappresentazione, ciò che avviene dietro le quinte, il pubblico che ascolta. Nascono proposte, contatti con le Istituzioni, progetti di programmi per e con i bambini. Ma intanto Tele+ attraversa il mare agitato delle trasformazioni e concorrenze televisive: il rilancio nel ’95, il monopolio sul satellite nel ’96, la moltiplicazione di reti e cambio di nomi e alleanze, altre priorità di obiettivi, fino allo sparire di Tele+3 trasformata in VetrinaD e Classica dall’agosto ‘97. Una storia confusa che non è stata scritta, entro la quale Arruga spinge la zattera-meteora di Tele+3, riconosciuta come l’unica “tivù culturale in Italia, l’unica che sia di pubblica utilità” come scrive Grazia Cherchi nel momento di crisi. Ma il destino è segnato, non bastano i messaggi del pubblico, l’Appello di 84 Artisti e Intellettuali (8/12/’94) affinché Tele+3 continui a fare cultura. Incrollabile nella sua fede, Arruga fuori contratto, a gennaio ’96, consegna alla Direzione di Rete un Promemoria emozionante di suggerimenti, e allega un video di spezzoni sperimentati nell’esperienza precedente: “INDICE RAGIONATO/ per un’emittente televisiva interessata a trovare molti rapporti possibili con la realtà del teatro musicale, soprattutto Opera”. Chiaro, ampio, aperto al futuro. E' pubblicato nella playlist "Tele+3" (di seguito), può ancora essere utile.
www.youtube.com/playlist?list...
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Lorenzo Arruga designed a new site, but he didn't have enough time to complete his project as, unfortunately, passed away before. His works life impacted so many people that I felt my new mission was to carry on his legacy and this is why I open this channel. The Library share works by Lorenzo Arruga and also the project, he designed in the last months of his life when he was in hospital.
Franca Cella, Lorenzo’s wife. Italy, 26 of September, 2020
Below what should have been the new site:
"This site was born by the awareness I reached in my now long and privileged life. A life full of experiences, images and I believe can be usefully shared to people who
want to benefit of. This immense material is now available! This is a collection of different pieces, you will be able to see and listen to ambitious products mixed to occasional pieces.
The beauty is all genuine ORIGINAL! And it can be used differently: as a point of reference LIBRARY and to support of all new OPEN SPEECHES."