Parole e musica.
Quello che vorrei significare con i dialoghi appartenenti a "Caspita!" e "Fenomenologia amorosa" è la difficoltà comunicativa, la precisione imprecisa delle parole affondate nel magma di pensieri contrastanti. Nonostante si ritenga di essere in rapporto non ci si comprende veramente ma lo si crede perché si scambiano informazioni. In realtà c'è sempre uno scarto tra ciò che si sa, si crede di sapere, si pensa e si pensa di pensare. La parola dice e non dice ciò che nemmeno l'intimo conosce. La costruzione di questi dialoghi apparentemente spontanei è dotata di forma e di ripetizioni per nulla casuali che assecondano il ritmo e il deserto emotivo di un'afasia loquace.