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Welcoem to posts!!

in the future - u will be able to do some more stuff here,,,!! like pat catgirl- i mean um yeah... for now u can only see others's posts :c

Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

Perché le lingue regionali non godono tutte dello stesso grado di riconoscimento? #sicilia #lingue #lingueregionali #cultura #storiadellasicilia

youtube.com/shorts/EFlQ3ZqsBH...

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Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

Bisogna cambiare approccio #sicilia #linguasiciliana

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Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

Giornata europea delle lingue: difendiamo la lingua siciliana!
#sicilia #linguasiciliana #europa

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Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

Guardate cosa succede a Milano
#Milano #Italia #Violenza

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Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

L’esodo verso i petroldollari potrebbe non fermarsi ai calciatori

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Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

Il 21 settembre del 1990 veniva assassinato, sulla Canicattì-Agrigento, Rosario Livatino, da molti conosciuto come il giudice ragazzino.

Ucciso perché nella follia della guerra di mafia tra cosa nostra e stidda, che andava in scena in quegli anni in questa parte di Sicilia, gli stiddari pensarono erroneamente che attraverso i numerosi arresti e sequestri preventivi di beni, legati a delle grandi inchieste di affari criminali su cui il giudice Livatino lavorava, nella Procura di Agrigento, lo stesso ce l’avesse con la stidda e non con i rivali di cosa nostra.

La realtà è che da queste parti la stidda, a fine anni ottanta, riusciva ad essere più potente e invasiva di cosa nostra e Livatino era un giudice coraggioso che faceva il suo dovere nonostante i pochi mezzi messi a disposizione dallo Stato Italiano. Così il 21 settembre del 1990, mentre andava con la sua ford fiesta amaranto - senza scorta - al lavoro da Canicattì ad Agrigento, percorrendo quindi i circa 40 chilometri che separano le due città sulla strada statale 640, arrivato all’altezza del viadotto Gesena - oggi a lui intitolato - Rosario Livatino venne braccato da quattro killer della stidda in moto e assassinato mentre tentava di scappare all’agguato.

La sua uccisione generò rabbia, scalpore e proteste da parte dei colleghi che accusarono lo Stato Italiano di lasciarli soli e senza mezzi a combattere uno dei peggiori nemici della cosa pubblica. Ora, se è vero che come recitano Ignazio Buttitta e Rosa Balistreri in Sicilia spesso è successo che “mafia e parrini si detteru la manu” (la mafia e la Chiesa trovano un accordo), in questo caso oltre ai processi penali che portarono alle condanne per esecutori e mandanti dell’omicidio, ci fu una risposta molto forte e ferma da parte della Chiesa cattolica, che raccolte informazioni e testimonianze sulla vita di Rosario Livatino iniziò il processo di beatificazione che si è concluso nel 2021 con la beatificazione nella Cattedrale di Agrigento.

Alle vicende del giudice ragazzino sono dedicati diversi film, tra cui “il giudice ragazzino” e “testimone a rischio”, pellicola che ripercorre l’odissea di Pietro Nava, un agente di commercio milanese che fu testimone oculare dell’omicidio avvenuto sulla statale Canicattì-Agrigento e divenne, attraverso le sue testimonianze e identikit dei killer - fondamentali per rintracciare, in Germania, due dei quattro esecutori dell’omicidio - il primo testimone di giustizia italiano, con purtroppo enormi conseguenze negative sulla sua vita privata.

p.s. Questo testo è estratto dalla tappa di Canicattì, la numero 326 del mio tour e del libro sulla Sicilia che da anni sto provando a scrivere, dopo aver girato l’isola in lungo e largo per tutti i suoi 391 Comuni, nessuno escluso. Ho poco tempo per scrivere, ma tutto ben impresso in testa. Il libro è pieno di esperienze personali, nozioni storiche e di curiosità che provengono sia dai testi che ho letto negli anni, che dalle tante storie che ho avuto l'onore di ascoltare di presenza nei miei giri.

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Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

33 anni fa ci lasciava Rosa Balistreri. Condivido con voi un video che racconta brevemente la sua difficile storia. #Sicilia #RosaBalistreri

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Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

Sono passati 10 anni da questo epico intervento del Capitano Salvini.
Ma il Salvini di oggi cosa direbbe al Salvini di allora?

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Ignazio Corrao
Posted 1 year ago

Adesso che c’è scappato il piccolo morto innocente, possiamo chiudere per sempre questa idiozia anacronistica delle esibizioni militari, delle frecce tricolori e via dicendo?

Le frecce tricolori, dagli anni sessanta in cui sono nate, contano quasi trenta incidenti e decine di morti. Il tutto per applaudire olio di vaselina colorata. Ora comprendo che parate ed esibizioni militari servissero un tempo a mostrare la potenza della difesa (o dell’attacco) ai cittadini ignari che la finanziano, ma non posso comprenderlo ancora nel 2023.

Davvero, ai tempi di internet e dell’accesso alle informazioni c’è bisogno di inquinare e spendere soldi pubblici per continuare a fare queste cose qui? Ma davvero si deve rischiare di morire così? Ma basta.

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